lunedì 7 settembre 2009

L’Albanese (Antico) – Viva eredità di una lingua morta?


(Tradotto dall’inglese in italiano da Brunilda Ternova)

Secondo l'ipotesi centrale di un progetto intrapreso dal Fondo Austriaco della Scienza FWF, l’Albanese Antico ha avuto una notevole influenza sullo sviluppo di molte lingue balcaniche. Un'intensa attività di ricerca ora si propone di confermare questa teoria. Questa poco-conosciuta lingua è oggetto di una ricerca basata su tutti i testi disponibili prima di effettuare un confronto con le altre lingue balcaniche. Il risultato di questo lavoro comprenderà la compilazione di un lessico che fornisce una panoramica di tutti i vecchi verbi albanesi.

Lingue diverse nella stessa area geografica, spesso rivelano alcune analogie, nonostante non ci sia alcuna prova di una comune origine. Questo fenomeno, noto come " Sprachbund / famiglia linguistica", è evidente anche nella regione dei Balcani, dove l'albanese, il greco, il bulgaro, il macedone e il rumeno presentano parole e strutture comuni. La questione è se queste lingue hanno influenzato l'un l'altra, o se una lingua specifica è stata determinante nel plasmare l'evoluzione degli altri?
Un progetto da parte del Dipartimento di Linguistica presso l'Università di Vienna, mira a dimostrare che la (vecchia) lingua albanese aveva una maggiore influenza sulle altre lingue balcaniche. Il linguista Dr. Stefan Schumacher e il suo collega Dr. Joachim Matzinger stano intraprendendo delle ricerche pionieristiche in due settori chiave. La fase iniziale prevede un esame approfondito della vecchia lingua Albanese, visto che la ricerca dentro questa lingua è estremamente scarsa in confronto alla moderna lingua albanese. Ciò comprende l'analisi del sistema verbale dell’antico albanese utilizzando tutte le fonti scritte disponibili – è il primo studio di questo tipo. Nella seconda fase, i risultati vengono confrontati con i sistemi verbali delle altre lingue balcaniche per stabilire se si verificano delle somiglianze.

Influenze dall’Albanese.

Essendo responsabile del progetto il dottor Schumacher spiega che la ricerca sta già dando i suoi frutti: "Finora, il nostro lavoro ha mostrato che l’Albanese antico conteneva numerosi livelli modali che ha permesso agli oratori di esprimere una posizione particolare per ciò che veniva detto. Rispetto alle conoscenze esistenti e la letteratura, questi livelli modali sono in realtà più ampie e più sfumate di quanto si pensasse. Abbiamo anche scoperto un gran numero di forme verbali che sono ormai obsolete o sono state perdute a causa di ristrutturazioni - fino ad ora, queste forme sono a malapena state riconosciute o nel migliore dei casi, sono state classificate in modo errato." Queste forme verbali sono cruciali per spiegare la storia linguistica della lingua Albanese e il suo uso interno. Tuttavia, loro possono anche far luce sul rapporto di reciprocità tra l’Albanese e le sue lingue vicine. I ricercatori stano seguendo varie tracce che suggeriscono che l’Albanese ha svolto un ruolo chiave nella Sprachbund / Famiglia Linguistica dei Balcani. Per esempio, è probabile che l'Albanese è la fonte del suffisso dell’articolo determinativo in rumeno, bulgaro e macedone, essendo che questa è stata una caratteristica dell’albanese fin dai tempi antichi.

Letteratura
Questo progetto si basa su tutto quello che abbiamo a disposizione sull’antica letteratura albanese databili tra i secoli 16 e 18. Questa si rivelerà una vera sfida per i ricercatori in quanto dispone di 1.500 pagine di testo, ciascuno dei quali deve essere analizzato con estrema attenzione. Dr. Matzinger dice: "Fino ad ora, poche ricerche sono state effettuate su questi testi, siccome abbiamo a che fare quasi esclusivamente con la letteratura religiosa cattolica, che è stato prima dimenticata e poi è diventato un tabù, in particolare durante l'era comunista. Dopo la caduta del comunismo , questa letteratura emerse di nuovo dalle ombre, ma finora, c'è stata una mancanza di denaro e di conoscenze di base riguardo il cattolicesimo".
A causa del loro ruolo nel progetto FWF, questi testi antichi stanno ricevendo una nuova prospettiva di vita e stano prendendo il loro posto come parte della ricca tradizione austriaca di ricerca in questo campo - anzi, il professore Austriaco Norbert Jokl che è stato ucciso dai nazisti, è noto come il "padre della Albanologia". Jokl senza dubbio sarebbe stato orgoglioso di testimoniare la prima rappresentazione completa dell’antico sistema verbale albanese nella forma del lessico, che deve essere prodotto a conclusione della ricerca. Questo fornirà una base per tutte le indagini future nel sistema verbale della lingua albanese e si rivela preziosa anche per gli studi indo-europei e di linguistica nel suo complesso.

Contati Scientifici
Dr. Stefan Schumacher
University of Vienna
Institute of Linguistics / Indo-European Studies
Dr.-Karl-Lueger-Ring 1
1010 Wien, Austria
T +43 / 1 / 4277 - 41 753
M +43 / 676 / 79 73 521
E stefan.schumacher@univie.ac.at

Austrian Science Fund FWF
Mag. Stefan Bernhardt
Haus der Forschung
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1090 Wien, Austria
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Titolo dell'articolo in originale: (Old) Albanian - Living legacy of a dead language?

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